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Formazione e Carriere QHSE: intervista a Gerardo Caputo

Gentile Gerardo Caputo,

innanzitutto grazie per la sua disponibilità a intervenire nella rubrica “Formazione e Carriere” di ISTUM – Istituto di Studi di Management.

Qual è la sua attuale posizione lavorativa?

“Quality Manager dello stabilimento di Benevento della Hanon Systems, multinazionale operante nel settore automotive leader nella progettazione e sviluppo di sistemi per la gestione termica di motori e veicoli.”

Quali sono le competenze e le caratteristiche personali che caratterizzano il suo ruolo professionale?

“Il Quality Manager è una figura professionale che agisce in maniera trasversale a tutte le funzioni aziendali interne ed esterne e che ancora oggi, a causa della cultura aziendale dominante in Italia, si trova ad affrontare e gestire prevalentemente situazioni negative (claim Cliente, scarti, anomalie di prodotto, etc.) e purtroppo, ancora troppo poche anomalie / standardizzazioni di processo. Pertanto, una delle caratteristiche chiave che deve avere un QM è -essere resiliente-. A ciò vanno aggiunte capacità dialettiche, di negoziazione e di team building, tutte propedeutiche per l’affermazione di quell’approccio per processi tanto agognato. A livello tecnico, invece, la conoscenza delle normative, dei requisiti del Cliente (in termini di lettura e comprensione), degli strumenti di Project Management e di problem solving sono essenziali. Ma la capacità di immaginare e realizzare il futuro fanno il resto, il successo!”

Quali ritiene siano stati i fattori di maggiore importanza nel suo sviluppo di carriera? In particolare, potrebbe descriverci gli aspetti più significativi in termini di esperienza lavorativa che hanno maggiormente contribuito alla sua crescita?

“Il mio percorso lavorativo è stato caratterizzato sia da esperienze in diverse funzioni aziendali (R%D), ingegneria di processo, after sales, Quality), sia dall’avvicendarsi di periodo di lavoro in aziende multinazionale che padronali. Le esperienze in diverse funzione mi hanno consentito di sviluppare e applicare un approccio multidisciplinare alla gestione dei progetti di volta in volta affidatimi, mentre i diversi tipi di azienda in cui ho operato mi hanno permesso di approcciare le sfide lavorative come tali, sfide da affrontare….nulla è dato e dovuto, se non il massimo impegno per raggiungere i traguardi e contribuire alla realizzazione della vision aziendale. Ritengo che pot-pourri abbia inevitabilmente condizionato il mio curriculum oltre che il mio approccio al lavoro.”

In chiave formativa, invece, quali sono stati gli eventi più importanti a cui ha preso parte e che impatto hanno avuto sul suo sviluppo professionale o di carriera? 

“Personalmente mi ritengo una persona fortunata. Per imposizione familiare prima e per scleta personale poi, credo che il mio percorso formativo e gli incontri che sono derivati (docenti e discenti) siano stati, sono e saranno sempre il motore della mia vita (non solo professionale). A livello tecnico/operativo, però, devo dire che il maggiore peso lo hanno avuto il corso di Project Management, svolgo presso una delle aziende in cui ho lavorato, e il master MASGI (Master in Sistemi di Gestione Integrati Qualità, Ambiente, Energia e Sicurezza) con ISTUM. Credo fermamente nello studio e vivo studiando…è l’unico strumento che, unito alla motivazione, dedizione, chiarezza degli obiettivi, rispetto del prossimo e coinvolgimento di tutti, consente la realizzazione dei progetti di vita.”

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