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Formazione e Carriere QHSE: intervista a Federico Grasso

 

Gentile Federico Grasso,

 

innanzitutto grazie per la sua disponibilità a intervenire nella rubrica “Formazione e Carriere” di ISTUM – Istituto di Studi di Management.

Qual è la sua attuale posizione lavorativa?

“Attualmente esercito attività di Audit di seconda parte con la Dekra, società Automotive Tedesca. Mi occupo di monitorare i sistemi di qualità e il rispetto di aspetti contrattuali presso tutta la rete VGI, per tutti i suoi brand (Seat, Skoda, Volkswagen, Audi e VIC).”

Quali sono le competenze e le caratteristiche personali che caratterizzano il suo ruolo professionale?

“Aspetto critico è l’auto formazione continua. Di fatto ogni giorno si trova a valutare la “bonta’” di determinate aziende, rispetto a standards, confrontandosi con situazioni sempre diverse, persone diverse, comunità di lavoratori mai guali. Questa duttilità e continua interpretazione della realtà sarebbero impossibile senza la curiosità che mi spinge a documentarmi su tutto quello che possa toccare, che sia una circolare tecnica o una valutazione socio-economica del contesto.

Infine, il fatto di condurre audit da solo o al massimo sotto la supervisione di enti certificatori, mi hanno reso ancora più resiliente allo stress, all’imprevisto, alla pressione. In altre parole, cresciuto umanamente e professionalmente.”

Quali ritiene siano stati i fattori di maggiore importanza nel suo sviluppo di carriera? In particolare, potrebbe descriverci gli aspetti più significativi in termini di esperienza lavorativa che hanno maggiormente contribuito alla sua crescita?

“Entrare nel contesto dell’audit, anche se solo sul lato dell’automotive. Ho avuto modo di saggiare sulla mia pelle- anche grazie ai mie studi con ISTUM – come la qualità si declinasse su diversi ripiani, anche processi semplici. Come la gestione della qualità, anche solo per una concessionaria, fosse un insieme a dir poco complesso di processi governabili e non.

Da quando ho riconosciuto questo aspetto critico, ho imparato ad interpretare, quindi anche ad auditare e migliorare tutto i processi umani che una comunità e macchina sa dar vita.
Consapevole che è solo la punta del tutto!”

In chiave formativa, invece, quali sono stati gli eventi più importanti a cui ha preso parte e che impatto hanno avuto sul suo sviluppo professionale o di carriera? 

“Fondamentale è stato il percorso di abilitazione presso il nostro Cliente, il Volkswagen Groupm ogni singolo giorno/esame. Da una parte gli affiancamenti per capire il contesto, rubando con gli occhi tutto ciò che potessi dai miei colleghi senior. Ma il vero momento di rottura è stato il corso/esame che ho dovuto sostenere presso casa madre, in Germania. Un corso intensissimo, presso la Fabrica Madre a Wolfsbourgh, per studiare e vedere applicate le principali tecniche di audit in chiave VGI.

Il tutto culminato con il mio primo audit sotto la supervisione del TuV, che mi ha abilitato alla professione, con effetti che definirei devastanti per la mia carriera, come anche per la mia azienda (la possibilità di rendermi utile su più progetti per un Ns. cliente come il gruppo VGI).”

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