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Formazione e Carriere nel Pharma: intervista a Stefania D’Uggento

 

Gentile Stefania D’Uggento,

innanzitutto grazie per la sua disponibilità a intervenire nella rubrica “Formazione e Carriere” di ISTUM – Istituto di Studi di Management.

Qual è la sua attuale posizione lavorativa?

“Attualmente ricopro il ruolo di Business Development Jr Manager presso una CRO, società impegnata nella Ricerca Clinica e che sviluppa soluzioni informatiche, di Marketing e Comunicazione nel settore Healthcare. Il mio compito è quello di curare lo sviluppo commerciale e in parallelo di gestire/creare varie progettualità customer-oriented.”

Quali sono gli aspetti critici che caratterizzano il suo ruolo professionale (necessità di competenze e caratteristiche personali)?

Gli aspetti critici propri del BD sono rappresentati dall’analisi degli interlocutori e del mercato, dalla programmazione, dall’identificazione, quanto più accurata possibile, del proprio target, dalla lungimiranza delle scelte, dalle competenze di Project Management, dalla comunicazione, sia interna che esterna, in grado di veicolare messaggi ritagliati sul profilo e attività dell’interlocutore e che si configuri anche nella cura del materiale divulgativo di ogni prodotto/servizio. Le caratteristiche personali critiche per chi si occupa di BD sono l’estroversione e innate doti comunicative, capacità di sviluppare empatia e capacità di ascolto verso il cliente al fine di capirne e anticiparne i needs, costanza e perseveranza nel seguire l’interlocutore e creare nuove opportunità collaborazione, una forte dose di innovazione e creatività, sia per soddisfare il cliente ma soprattutto per differenziarsi sul mercato, grande flessibilità e resilienza e spiccate doti di problem solving. 

Quali ritiene siano stati i fattori di maggiore importanza nel suo sviluppo di carriera? In particolare, potrebbe descriverci gli aspetti più significativi in termini di esperienza lavorativa che hanno maggiormente contribuito alla sua crescita?

“I fattori che maggiormente hanno pesato nello sviluppo della mia carriera sono stati la costante ambizione di crescita professionale, la voglia di acquisire sempre più competenze tecniche, la formazione continua e la determinazione, che in particolare mi ha permesso di trasformare le ambizioni in realtà lavorative concrete. La peculiarità relativa alle esperienze lavorative che mi ha permesso di crescere è rappresentata dalla parola “innovazione” che è stato il filo conduttore dei ruoli professionali finora ricoperti e che per me rappresenta gestire qualcosa che nessun altro svolge (o viene svolto per la prima volta) oppure che viene svolto da un numero esiguo di persone nello stesso settore. Un ruolo in particolare: l’Informazione Scientifica da Remoto, ovvero un’informazione basata sulla “multicanalità” della comunicazione, in quanto la veicolazione dei messaggi si configura non solo con la telefonata al medico, ma anche con l’invio di newsletter, mail di approfondimenti scientifici, webcall, ecc. Ho ricoperto questo ruolo nel 2014 ed è stata un’esperienza davvero sfidante e arricchente proprio perché innovativa per quegli anni, dal momento che i canali digital nel settore farmaceutico si stavano ancora affermando. 

In chiave formativa, invece, quali sono stati gli eventi più importanti a cui ha preso parte e che impatto hanno avuto sul suo sviluppo professionale o di carriera? 

“Dal punto di vista formativo posso affermare con fierezza che sono stati due i percorsi che più hanno pesato sul mio sviluppo di carriera: il Master in Management farmaceutico Istum (MAMS) a cui ho partecipato nel 2015 e il Corso in Sperimentazioni Cliniche dei Medicinali, svolto tra il 2015 e il 2016. In particolare, il Master MAMS mi ha permesso di conoscere il mondo farmaceutico, in termini di figure che lo compongono e le relative competenze tecniche, che sono di fondamentale conoscenza se si ha l’obiettivo di ricoprire un determinato ruolo o per conoscere al meglio l’interlocutore con cui si collabora. Ma non solo: il master è stato fondamentale per conoscere e approfondire materie come il Marketing e il Market Access farmaceutico che un laureato in materie scientifiche difficilmente acquisisce presso le Università e che invece deve possedere per lavorare nel settore farmaceutico e non. Il master inoltre è stata l’unica vera fonte di apprendimento e di consapevolezza sulle soft skills e su cosa significa il lavoro di gruppo e la gestione di altre risorse. Rispetto a chi non aveva fatto questo Master, ho acquisito molto più rapidamente consapevolezza e maturità proprio sul gestire i rapporti (e soprattutto i conflitti) con altre persone nel contesto lavorativo. 

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