[vc_row][vc_column][vc_column_text]Gentile Enrico Giannacco,
innanzitutto grazie per la sua disponibilità a intervenire nella rubrica Formazione e Carriere di ISTUM – Istituto di Studi di Management.
Qual è la sua attuale posizione lavorativa?
“Attualmente sono Account Manager presso un’agenzia di comunicazione che lavora per grandi Aziende, specializzata in corporate & internal communication e financial & sustainability reporting. Ricopro questo ruolo da 3 anni e da dieci lavoro nel mondo della comunicazione.”
Quali sono gli aspetti critici che caratterizzano il suo ruolo professionale (necessità di competenze e caratteristiche personali)?
“Il ruolo di account manager nella comunicazione richiede un mix rilevante di hard e soft skills, per costruire un equilibrio che va coltivato e affinato costantemente. Un account manager efficiente ed efficace deve anche essere – a mio avviso – un buon project manager, in quanto per definire qualsivoglia progetto insieme al Cliente è necessario immaginare in anticipo il workflow e le risorse da mettere in campo. Va da sé che nel processo gestionale, sia lato cliente che lato team, qualità come leadership, empatia e ascolto sono importanti quanto precisione e rispetto dei tempi. Dal punto di vista delle conoscenze, chiaramente a seconda dell’ambito e dei temi di cui ci si occupa cambia tutto. Nel mio caso, ad esempio, il crescente numero di progetti dedicati alla sostenibilità mi hanno spinto ad approfondire questi temi con un master specifico.”
Quali ritiene siano stati i fattori di maggiore importanza nel suo sviluppo di carriera? In particolare, potrebbe descriverci gli aspetti più significativi in termini di esperienza lavorativa che hanno maggiormente contribuito alla sua crescita?
“Per quanto riguarda la mia esperienza, si tratta di una questione di prospettiva. Infatti, uno degli elementi che ritengo più importanti nella crescita professionale è l’assunzione di responsabilità in ciò che si sta facendo. Si tratta a mio avviso di un passaggio che quando avviene cambia radicalmente la prospettiva con la quale si vede il lavoro in generale, spingendoci ad andare oltre senza sentire troppo il peso dello sforzo in più. Sentire la responsabilità di quello che facciamo ci porta ad apprezzarlo maggiormente, ad essere più curiosi, a sentire i progetti come nostri e a immaginare soluzioni migliori per portarli a termine. Se a questo si unisce la fortuna di collaborare con persone che ci accordano la giusta fiducia, la crescita professionale avviene in modo ancora migliore.”
In chiave formativa, invece, quali sono stati gli eventi più importanti a cui ha preso parte e che impatto hanno avuto sul suo sviluppo professionale o di carriera?
“Il master in Marketing e Comunicazione conseguito subito dopo la laurea magistrale costituisce ancora, probabilmente, lo snodo formativo che ha inciso più positivamente sullo sviluppo del mio percorso professionale. Senza di quello, l’ingresso nel mondo della comunicazione probabilmente sarebbe stato più lento e/o più difficile. Ritengo poi decisivo, anche se non si tratta di un evento, l’aver potuto imparare soprattutto a inizio carriera dalle persone più grandi di me – sia Colleghi che Clienti – che mi hanno dedicato tempo trasferendomi conoscenze, entusiasmo e professionalità. Per quanto riguarda invece l’evento più recente, cito senza dubbio il master in Sustainability Management, che ho scelto di frequentare per allargare le mie vedute su tematiche sempre più centrali e che mi ha permesso di padroneggiare con molta più professionalità i progetti relativi a questo ambito sempre più importante (sul quale c’è ancora tanto lavoro da fare).“[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]