[vc_row][vc_column][vc_column_text]Gentili Lisa Della Maggiora e Elena Viscusi,
innanzitutto grazie per la vostra disponibilità a intervenire nella rubrica “Formazione e Carriere” di ISTUM – Istituto di Studi di Management.
Qual è la vostra attuale posizione lavorativa?
“Siamo una start up benefit che si occupa di sostenibilità e rifiuti, stiamo lavorando ad una piattaforma denominata Seimpresa con il supporto di Invitalia, per imprese sostenibili o che vogliono diventarlo. Agevoliamo reti d’impresa che possano creare nuovi mercati, filiere e sinergie. Il nostro motto è work better save the planet.”
Potreste spiegarci gli aspetti principali del vostro progetto Sostenibiliamo?
“Il progetto nasce per Abilitare la Sostenibilità oggi troppo bistrattata e sfruttata da persone spesso inesperte o per fini remuneratori che nulla hanno a che fare con quello che poi è il concetto vero di sostenibilità. Da qui la realizzazione di incontri in cui persone qualificate che vivono giornalmente i problemi delle aziende e della vita quotidiana si impegnano a essere e rimanere sostenibili e che possono informare imprese e cittadini fornendo percorsi, suggerimenti positivi e sfatare anche alcuni miti! SostenibiliAMO è una iniziativa che vorremmo riproporre in varie città d’Italia. Come si vede dal programma ogni giorno affronteremo un argomento diverso con attori diversi proprio per far comprendere anche quanto sia articolata e variegata la sostenibilità.”
La Sostenibilità: un argomento diffuso e molto sentito. Se ne parla tanto e c’è tanto impegno in questa direzione. Quanto è difficile, però, realizzare progetti sostenibili o essere aziende con strategie sostenibili?
“Muovendoci in questo settore ci siamo rese conto che c’era grande necessità di fare rete, di creare una piattaforma di consulenza proattiva che servisse sia alle aziende, che alle istituzioni del circuito dell’economia ecosostenibile, sia a quelle che stanno cercando percorsi ed opportunità per abbracciare la sostenibilità. Purtroppo, il problema principale è il costo della sostenibilità e creare reti, progetti personalizzati, è un sistema per abbassare questo costo, diventando più concorrenziali. C’è una profonda e mancata conoscenza di cosa sia realmente la sostenibilità, ad esempio siamo solite sempre domandare alle persone cosa è la sostenibilità e cosa è un rifiuto ma nessuno sa fornire una definizione esatta. Eppure, le definizioni esistono e addirittura nel caso dei rifiuti sono normate a livello nazionale ed europeo.”
Occorre una formazione specifica per occuparsi di sostenibilità oltre ad avere, magari, un determinato background?
“Occorre una grande formazione specifica. Il settore è ampio e molto tecnico, non si può limitarci ai farsi fatte. nella sostenibilità si devono risolvere problemi molto difficili e articolati, e spesso non ci sono ad oggi ancora soluzioni alternative a determinati tipi di processi o procedimenti per le imprese.
Occorre una formazione giuridica e tecnica, che va costantemente coltivata ed aggiornata, non basta un corso o una qualifica, è necessario sempre informarsi e soprattutto anche comunicare con altri tecnici del settore al fine di confrontarsi.”
Hanno avuto un ruolo importante nello sviluppo dei vostri progetti i Master Executive di ISTUM che avete frequentato?
“Si hanno avuto un ruolo determinante. Soprattutto perché il percorso di formazione Istum ci ha dato la possibilità di ampliare le nostre conoscenze, le quali sono state interamente sfruttate da entrambi per agevolare l’inizio di un nuovo percorso insieme, dove unendo le nostre nuove competenze, le abbiamo rese efficaci, aprendo poi la strada a nuove a nuove opportunità per la nostra attività. Ci siamo infatti anche specializzate con abilitazioni ministeriali come Responsabili tecnici iscritti all’Albo Nazionale Gestori Ambientali ed Esperti nella gestione rifiuti.”[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]